Siamo ormai alla vigilia di un cambiamento epocale per il Servizio Sanitario Regionale e per il nostro territorio.
Il nuovo ospedale verrà (viabilità permettendo) inaugurato molto verosimilmente alla fine di settembre, mentre per quanto riguarda la Medicina Territoriale si vanno formando le AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) che modificheranno sostanzialmente l’attività del Medico di Medicina Generale e della Continuità Assistenziale.
A fronte di questi notevoli cambiamenti il nostro sistema sanitario ne uscirà rafforzato? Ce la farà il territorio a reggere l’impatto dell’ospedale organizzato per intensità di cure?
Sono solo alcune delle domande che più frequentemente ci poniamo: d’altra parte è lecito anche domandarsi se in questa nuova organizzazione si siano perseguiti maggiormente obiettivi finanziari o obiettivi di salute.
Una certezza ce l’abbiamo: le risorse economiche, per ammissione dello stesso Assessore Regionale Marroni, sono sicuramente ridotte rispetto al passato e con l’inizio del 2014 i tickets dovrebbero aumentare sensibilmente.
Da parte nostra è necessario pretendere adeguati investimenti, che sia predisposta una adeguata rete di strutture di ricovero di secondo livello ben dislocate territorialmente, dotate di personale autonomo e strumentazioni adeguate e di dare una corretta, precisa, puntuale educazione ed informazione ai cittadini.
Penso che senza tutto ciò sarà difficile che tali mutamenti portino ad un situazione migliore di quella attuale.